
Merlot
Il Merlot è un vitigno internazionale a bacca nera di origine francese che deve il suo nome alla particolare
predilezione che i merli hanno per il suo frutto. Impiantato dapprima nella zona della Gironda, si è diffuso inizialmente in tutta la Francia, facendo
la fortuna della zona di Bordeaux, e successivamente in tutto il mondo grazie alla sua spiccata
adattabilità a diversi ambienti. I vini prodotti da questo vitigno si distinguono per essere molto avvolgenti e generalmente di grande prestigio. Storicamente, le prime testimonianze scritte della coltivazione di questo vitigno appaiono introno al 1700. In Italia, tuttavia solo a partire dalla fine del 1800 sviluppandosi e diffondendosi molto velocemente grazie alle condizioni ottimali dell’ambiente.

Molino Rosso
Durante il riposo nelle barrique, il merlot subisce un percorso evolutivo molto interessante guadagnandone in morbidezza ed equilibrio. Con il passare del tempo, infatti, i tannini giovani provenienti essenzialmente dalle bucce degli acini d’uva pian piano polimerizzano e precipitano sul fondo conferendo morbidezza al vino. Inoltre, a contatto con il legno, quest’ultimo, rilascia all’interno del vino, oltre agli aromi terziari, quali ad esempio i sentori di tostatura e speziatura, una certa quantità di tannini cosiddetti ellagici che si caratterizzano per essere decisamente meno aggressivi di quelli dell’uva. Infine, la microporosità del legno garantisce la micro-ossigenazione del vino con effetti importanti sul grado di maturazione dello stesso. Il risultato è un vino molto equilibrato, morbido e piacevole che si caratterizza al palato per una sensazione di velluto piuttosto evidente.

Virbio
Le origini di questo vitigno sono molto antiche tanto da essere menzionato già da Plinio il Vecchio nei suoi scritti. Esistono varie teorie sul suo nome. La prima lo ricollega alla sua origine ellenica (o comunque medio-orientale) e potrebbe essere tra quei vitigni importati nel centro Italia dai romani a seguito della colonizzazione della Magna Grecia. Un’altra teoria, invece, sostiene che il nome grechetto sia introdotto solo in epoca medioevale per un parallelismo tra quest’uva e quelle importate dalla Grecia. In passato questo vitigno è stato utilizzato per lo più negli assemblaggi ed infatti è presente in moltissimi disciplinari di produzione dei vini del centro Italia. Da qualche anno si assiste ad un ritorno alla vinificazione in purezza allo scopo di ottenere un vino piacevole e beverino, ideale anche negli aperitivi.

Conserve
Sulla base della stagionalità dei prodotti, il nostro orto produce verdure biologiche certificate che possono essere acquistate in cassette presso la sede dell’azienda previa prenotazione. Inoltre, provvediamo a produrre e confezionare diverse tipologie di conserve come passate di pomodoro, sughi pronti, marmellate e confetture, succhi di frutti, sott’olio e tanto altro.
Spezie
Il leccino è tra le varietà di olive più conosciute e apprezzate sia dai produttori che dai consumatori italiani.
Dai frutti di questa pianta si ottiene un ottimo olio ma anche delle ottime olive da mesa e paté di olive.

Zafferano
Lo zafferano è una spezia ad oggi molto utilizzata in gastronomia per aggiungere profumi al piatto oppure come colorante dello stesso. Inoltre, fin dai tempi antichi per le sue numerose proprietà terapeutiche. Nella medicina popolare orientale, indiana e cinese in particolare, questa spezia viene impiegata per trattare le problematiche legate al ciclo mestruale femminile, l’epistassi, le bronchiti, il mal di gola, il mal di testa e la febbre e i disturbi digestivi. Proprio per le proprietà sue digestive, fin da tempi remotissimi è stato un ingrediente fondamentale nella produzione di liquori per il fine pasto. Recentemente questa spezia si sta rivelando molto preziosa in naturopatia per il trattamento del mal d’auto e dei disturbi legati all’apparato neurologico, come stress, ansia, insonnia e depressione. Assunto in dosi massicce (oltre i 20gr) questa spezia può diventare tossica.

Blend
La tecnica del blending nella produzione degli oli extravergini d’oliva è ampiamente utilizzata dagli operatori del settore al fine armonizzare il gusto ed esaltare la piacevolezza di olii ottenuti da cultivar diverse e renderli così più apprezzabili dal pubblico. Nella pratica, questa complicata tecnica di produzione consiste nel mescolare olive di più varietà in proporzioni variabili facendo appello a tutta la conoscenza e all’esperienza maturata negli anni dell’olivicoltore.

Leccino
Il leccino è tra le varietà di olive più conosciute e apprezzate sia dai produttori che dai consumatori italiani.
Dai frutti di questa pianta si ottiene un ottimo olio ma anche delle ottime olive da mesa e paté di olive.

Itrana
L’olio extravergine d’oliva monocultivar itrana si ottiene mediante la molitura delle olive di qualità itrana, meglio note con il nome commerciale “Olive di Gaeta”. Questo nome deriva dal fatto che il porto della cittadina di Gaeta ha rappresentato per secoli il principale luogo dal quale far partire le esportazione della produzione.

Molino Bianco
Lo Chardonnay è un vino che per le proprie caratteristiche organolettiche e gusto-olfattive ben si presta all’invecchiamento in legno. Naturalmente, la dimensione della botte e la tipologia di legno influenza in maniera determinante il processo di invecchiamento del vino. In linea generale, la tecnica dell’invecchiamento in legno consente al vino di evolversi e di diventare più morbido ed equilibrato. La barrique è una botte di legno dalle dimensioni ridotte ottenuta dalla lavorazione di legni molto pregiati provenienti per lo più da specifiche zone della Francia. Al giorno d’oggi il legno più diffuso per la produzione di queste botti è il rovere ottenuto con la tecnica dello spacco e non della segatura, mentre un tempo dominavano il mercato il ciliegio e il castagno.